Descrizione dello stemma Castriota Scanderbeg: "D'oro, all'aquila bicipite a volo abbassato di nero, coronata dalle due corone d'oro all'antica, accompagnata in capo della pila rovesciata d'azzutto, caricata della stella d'oro di sei raggi".

Antico stemma dei Castriota, utilizzato per l'aggregazione di Giovanni, padre di Scanderbeg, alla nobiltà veneziana. Si conserva presso la Biblioteca Marciana di Venezia.

Stemma Castriota Scanderbeg, utilizzato dai Duchi di San Pietro in Galatina dalla fine del 1400, posto sull'architrave della porta che dava accesso al piano nobile del castello di Soleto. Da un disegno di Pietro Cavoti (1819 - 1890), celebre studioso e illustratore d'arte.

Descrizione: "inquartato: nel primo e nel quarto d'oro all'aquila bicipite di nero, col volo abbassato, coronata d'oro su ambo le teste; con la pila d'azzurro raccorciata nel cato e caricata da una stella di sei raggi d'oro (Castriota); nel secondo e nel terzo d'argento alla croce potenziata d'oro, accantonata da quattro crocette dello stesso (Gerusalemme); sul tutto campo di cielo a due leoni affrontati d'oro, tenenti fra le branche due spade d'argento incrociatesi ed accompagnate in punta da un massacro di bue d'oro".

Stemma di Erina Castriota Scanderbeg, principessa di Bisignano, situato in un salone del palazzo ducale di Tricarico, in Lucania, feudo dei Sanseverino, Rappresenta una variante - con i medesimi elementi araldici - del precedenti.

Stemma cinquecentesco di Pardo Castriota Scanderbeg (chiave di volta di una sala del palazzo appartenuto a Pardo, in San Pietro in Galatina).

Stemma del ramo dei baroni di Gagliano (frammento di piatto ritrovato nel fossato del palazzo baronale).

Stemma dei primi anni del settecento in cui l'aquila bicipite dei Castriota (qui in una versione col volo spiegato, utilizzata dal ramo di Lecce) è inquartata con le insegne della famiglia de Torres e Zunica. Quadreria Castriota Scanderbeg di Lecce.

Stemma con colo spiegato e corona principesca utilizzato dal ramo di Lecce.